La persecuzione pentecostale durante il fascismo. Il caso dei cinque “tremolanti” sardi perseguitati dal regime

Autori

  • Lorenzo DI BIASE

Parole chiave:

Movimento Pentecostale, persecuzione religiosa, Circolare Buffarini–Guidi, persecuzione fascista, Legge sui culti ammessi, pentecostali sardi

Abstract

L’articolo affronta il tema della nascita, negli Stati Uniti d’America, del movimento pentecostale, diffusosi in Italia nei primi decenni del secolo XX grazie agli emigrati italiani che rientrarono in Patria. Analizza, inoltre, le caratteristiche della persecuzione religiosa che il movimento dovette subire ad opera del fascismo, anche a causa della posizione assunta dalla Chiesa cattolica nei confronti dei pentecostali. Esamina la Legge sui culti ammessi e tutte le Circolari che vennero emanate durante il Ventennio fascista per limitarne il culto, fino alla Circolare Buffarini–Guidi del 1935, che vietò al movimento pentecostale l’esercizio delle funzioni religiose perché esso veniva considerato contrario all’ordine sociale, ma anche nocivo all’integrità fisica e psichica della razza. Infine, si analizzano, nel dettaglio, i fascicoli dei cinque pentecostali sardi che furono perseguitati dal regime; documenti che provengono dall’Archivio Centrale dello Stato di Roma, dall’Archivio di Stato di Cagliari e dall’Archivio di Stato di Matera.

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Pubblicato

2014-06-30

Fascicolo

Sezione

FOCUS - Profili di antifascisti repubblicani, socialisti e democristiani e di pentecostali sardi perseguitati dal regime

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