L’archivio del convento di Bonaria (Cagliari) della Mercede, ordine religioso presente in tutta l’America Latina sin dal Cinquecento. Il legame speciale tra Bonaria e Buenos Aires

Autori

  • Roberto PORRÀ
  • Luciana SOGGIU

DOI:

https://doi.org/10.19248/ammentu.398

Abstract

A Cagliari, presso il convento di Bonaria dell’Ordine Mercedario, negli ampi locali destinati a biblioteca, che custodisce un notevole e antico fondo librario, è anche conservato l’archivio storico di tale istituto religioso regolare. Benché la presenza dei frati biancovestiti seguaci di San Pietro Nolasco a Cagliari sia stata stabile almeno dall’inizio del Quattrocento, l’estremo cronologico più remoto dei documenti conservati nel complesso archivistico religioso
attualmente non oltrepassa il 1554. Il motivo di questa situazione consiste nelle stesse vicende storiche che ha attraversato l’Ordine in Sardegna. In particolare un periodo di grave crisi dell’istituzione religiosa fu rappresentato da quello immediatamente successivo al 1866, anno in cui furono emanate le cosiddette leggi eversive che portarono nell’intero Regno d’Italia alla chiusura di tutti i monasteri e conventi maschili e femminili. Ovviamente a tale sorte non sfuggì neppure il cenobio mercedario di Bonaria, benché fosse molto amato dai fedeli in quanto nel santuario annesso era oggetto di intensa venerazione il bellissimo e miracoloso simulacro mariano, meta di ininterrotto pellegrinaggio da tutta la Sardegna e degli uomini di mare. In queste circostanze ebbe un ruolo straordinario un frate, P. Francesco Sulis, religioso di grande cultura teologica e storica. Egli infatti aveva l’incarico di curare la biblioteca e l’archivio dell’Ordine e riuscì a salvare buona parte della biblioteca e tutto l’archivio, composto in particolare da un importante fondo pergamenaceo a partire dal 1333, portandoli con sé presso la Curia arcidiocesana di Cagliari dove fu chiamato dall’allora arcivescovo Giovanni Balma a fungere da suo segretario. Un anno dopo la morte di Balma, nel 1882 Sulis fu destinato a Roma dove si ricostituiva l’Ordine Mercedario ad opera del nuovo maestro generale il frate cileno Pietro Armengaudio Valenzuela. Ancora una volta il Sulis portò con sé nella capitale l’archivio del convento di Bonaria. Nel 1894 il frate morì e una parte dell’archivio storico, tranne le pergamene, rimaste a Roma, fu riportata a Cagliari, nel convento di Bonaria, in cui grazie alla volontà del Valenzuela si era di nuovo formata una comunità religiosa regolare, formata per lo più da frati italiani provenienti dalla penisola. Ed a questa parte dell’archivio che i relatori si sono dedicati in questi anni, ordinandola e inventariandola. Verranno illustrati tali lavori e segnatamente verranno messi in luce i rapporti dei frati in Sardegna con i confratelli
sudamericani, in particolare argentini uniti dalla comune devozione a N. S. di Bonaria, che diede origine al nome della capitale, Buenos Aires, dell’importante e vasto stato federale dell’America Latina, meta di numerosi emigrati italiani e sardi in specie. Parole chiave Archivio del Convento di Bonaria a Cagliari dell’Ordine della Mercede, Ordine
religioso dei Mercedari in Sardegna e in America Latina, il legame tra N.S. di Bonaria e Buenos Aires.

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Pubblicato

2022-01-31

Fascicolo

Sezione

Legami socio-economici, culturali e religiosi tra Europa mediterranea e...