Per una storia dell’emigrazione dall’isola di Capraia: i capraiesi di Puerto Rico

Autori

  • Roberto MORESCO

Parole chiave:

Capraia isola, Corsica, Bastia, Puerto Rico, Aguada, Mayagüez, Añasco, migrazione da Capraia, biografie di migranti da Capraia

Abstract

Nel 1801, Capraia, che dal ‘500 apparteneva alla Repubblica di Genova, viene occupata dalle truppe francesi per impedire che cada nelle mani della flotta inglese che assieme alle truppe austriache sta assediando Genova. Nel 1803, la debole Repubblica Ligure, nata dalle ceneri della Repubblica di Genova, si sottomette alle richieste di Napoleone Bonaparte, Primo Console, e cede Capraia alla Francia. Nel 1806, l’isola viene unita al Dipartimento del Golo in Corsica che ha come suo capoluogo Bastia. È a partire dall’annessione dell’isola alla Corsica che si sviluppa una forte emigrazione di capraiesi che si trasferiscono a Bastia e nel Capocorso: sono oltre quattrocento persone che nell’arco di 10-15 anni lasciano l’isola, specialmente quando nel 1815, con il trattato di Vienna Capraia viene assegnata al regno di Sardegna. Sono intere famiglie dove il padre e i figli maschi cercano di crearsi una nuova vita in gran parte proseguendo le attività di marinai e commercianti che svolgevano nella loro isola. La maggior parte dei Capraiesi si installa in un primo momento a Bastia, poi molti si trasferiscono in diversi comuni del Capocorso dove trovano occupazioni più adeguate alla loro esperienza. Altri si inseriscono in un filone migratorio che dalla Corsica, ed in modo particolare dal Capocorso, porta al continente francese e a paesi lontani. Uno di questi filoni porta alla lontana isola di Puerto Rico. Sono i più giovani, che forse attratti dai racconti ascoltati nel porto di Bastia, decidono di affrontare una vita avventurosa in paesi lontani per fare fortuna.

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Pubblicato

2015-06-30

Fascicolo

Sezione

FOCUS - L’emigrazione capraiese a Puerto Rico nel XIX secolo e l’emigrazione italiana del secondo dopoguerra