Turismo della memoria: alla ricerca delle radici in Brasile

Autori

  • Maria Luisa GENTILESCHI

Parole chiave:

Turismo della memoria, Brasile, emigrazione italiana, musei dell’emigrazione, archivi dell’emigrazione

Abstract

Tra le diverse forme di turismo della memoria si annovera la visita degli emigrati o dei loro discendenti nei Paesi di origine, più spesso dall’Europa che da altre parti del mondo, per vari motivi, se non altro il potere di acquisto di emigrati ormai stabilizzati. Mosso da interessi individuali, questa forma di turismo può formare flussi consistenti, composti da una corrente in uscita, diretta verso le più antiche aree di destinazione, ma anche da flussi di rientro, verso le regioni di origine dei vecchi emigrati, soprattutto dove l’esodo è stato più antico. Ne segue la spinta a conservare le memorie dei migranti nel territorio, oltre che ad organizzare viaggi e soggiorni. Il prodotto turistico è quindi costituito sia da monumenti, case, luoghi del lavoro che attengono all’emigrazione, sia da raccolte museali. In Brasile l’offerta per il turista italiano di questo tipo è ovviamente più alta nei luoghi di più intensa immigrazione italiana, da São Paulo a Belo Horizonte, ma soprattutto in alcuni centri minori degli stati del Sud. Stanno crescendo musei, memoriali e archivi, dove magari ricercare le tracce delle famiglie italiane. Le allegate bibliografia e sitografia forniscono strumenti allo scopo.

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Pubblicato

2013-12-31

Fascicolo

Sezione

FOCUS - Emigrazione balearica in Algeria, Assistenza agli emigrati sardi e Turismo della memoria in Brasile