Cornelio Martis. Un militante di “Giustizia e Libertà” attivo in Francia e Tunisia, giustiziato nella guerra di Spagna da un c ommissario comunista

Autori

  • Lorenzo DI BIASE

Parole chiave:

Cornelio Martis, Giustizia e Libertà, antifascismo, fuoriusciti, guerra di Spagna, Brigate Garibaldi

Abstract

L’articolo, attraverso fonti d’archivio, ricostruisce l’attività antifascista di Cornelio Martis, nato nel centro minerario di Guspini, in Sardegna. Militante del movimento “Giustizia e Libertà”, espatriò prima in Tunisia e poi in Francia. Rientrato in Italia nel 1931 venne diffidato dal regime fascista. Nel 1937 espatriò clandestinamente in Tunisia, stabilendosi nella città di Tunisi, dove ottenne un passaporto come rifugiato politico dalle autorità francesi del luogo. In contatto con esponenti antifascisti e di Giustizia e Libertà, partecipò alla guerra di Spagna (1936-1939), combattendo nella XII Brigata “Garibaldi”. Morì durante la ritirata di Caspe, nei pressi della città di Saragozza nel marzo del 1938, “giustiziato” da un commissario politico comunista con l’accusa di tradimento.

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Pubblicato

2015-06-30

Fascicolo

Sezione

FOCUS - L’antifascismo in Sardegna e fuori dall’isola: il caso di Iglesias e dei guspinesi C.Martis e P.Degioannis

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