L'invenzione della frontiera. Isole, Stato e colonizzazione nel Mediterraneo del Settecento

Autori

  • Giampaolo SALICE

Parole chiave:

diaspore, insediamento, console, Mediterraneo, Tabarka, Regno di Sardegna Sardegna, Corsica, Carloforte

Abstract

Per lungo tempo, le isole di Tabarka, Minorca, Corsica e Sardegna hanno formato un orizzonte sociale unico e cruciale nel garantire rapporti di scambio tra culture, fedi e mercati diversi nell'ambito del Mediterraneo Occidentale. Nel XVIII secolo, un tale ambiente multiculturale, animato da cristiani, ebrei, mussulmani e rinnegati , è tra i primi a subire le conseguenze della crescita giurisdizionale dello Stato europeo. L'accentuarsi della presenza statale innesca nuovi flussi diasporici, attraverso i quali migliaia di abitanti delle isole, in cerca di nuove terre da colonizzare, si diffondono attraverso il Mediterraneo. In tanti accolgono la proposta del Re di Sardegna, finalizzata a ripopolare la Sardegna con coloni stranieri, offrendo un contributo fondamentale nella reinvenzione del rapporto tra lo Stato sardo e il suo corpo territoriale. L'articolo cerca di mostrare, attraverso il case study di Carloforte, come i nuovi coloni introducono nella “povera” e “isolata” Sardegna alcuni dei valori di autonomia individuale e collettiva caratteristici degli uomini delle isole e delle diaspore.

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Pubblicato

2012-12-31

Fascicolo

Sezione

FOCUS - Consoli e consolati stranieri tra Settecento e Ottocento in Sardegna e Corsica